L’intera storia dell’isola è legata alle miniere, fin da 8 mila anni fa. Tutte le civiltà e i popoli che si sono succeduti nell’isola hanno sfruttato le miniere. È una storia che inizia con il commercio dell’ossidiana, prosegue con la lavorazione del bronzo e del piombo in età nuragica, passa dai Punici, Romani e Pisani, fino ad arrivare alle realtà attive ancora oggi.
Questo Parco racchiude la storia millenaria delle attività mineraria, e proietta i suoi territori verso un futuro di riconversione delle risorse e il recupero della memoria.
Veri e propri monumenti all’archeologia industriale mineraria sono osservabili all’interno delle 8 aree che costituiscono il Parco: dalle antiche abitazioni degli operai, ai palazzi direzionali, dagli accessi alle miniere, alle laverie (impianti di trattamento dei metalli), i pozzi, i ponti, i binari per i carrelli, in alcuni casi i carrelli stessi, le piccole chiese, gli ambulatori (dato l’isolamento della posizione occorreva che vi fossero tutti i servizi di prima necessità).
Testimonianze queste di un’eredità storica importantissima, che merita di essere tutelata, e restaurata in molte delle sue parti, per far rivivere una storia mineraria ricca di fascino che nella sua attività estrattiva ha esercitato un peso importante non solo a livello regionale ma anche nazionale e internazionale.