Le regole del parco

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LE ATTIVITÀ CONSENTITE NEL TERRITORIO DEL PARCO (dall’Art. 14 D.M. 8 settembre 2016)

L'esercizio delle attività che sono consentite nel territorio del Parco Geominerario, per quel che concerne gli areali, i manufatti e gli elementi significativi individuati nel territorio del Parco, è disciplinato da un apposito regolamento, il quale prevede il rispetto delle seguenti direttive:

  • le caratteristiche essenziali delle aree di insediamento produttivo di interesse storico-culturale devono essere conservate;
  • gli interventi di realizzazione, ampliamento e rifacimento delle infrastrutture viarie devono essere coerenti con l’organizzazione territoriale;
  • Per le architetture storiche devono essere consentiti gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria, straordinaria, di consolidamento statico, di restauro e di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia senza che vengano alterati sia lo stato dei luoghi sia l’aspetto esteriore degli edifici;
  • La demolizione deve essere consentita solo per le parti incongrue;
  • i cambi di destinazione d’uso ritenuti compatibili con la consistenza storico culturale dei beni stessi devono essere disciplinati;
  • se congruenti con il contesto, devono essere consentite nuove recinzioni derivanti da parcellizzazioni dei fondi agricoli;
  • nelle aree minerarie a prevalenza geomorfologica con eventuali modifiche dovute alla presenza di discariche minerarie di attività estrattiva pregressa, nelle aree di sedime degli impianti industriali dismessi, alle discariche dismesse o abusive, oltre alle operazioni di bonifica, di messa in sicurezza e recupero, devono essere promossi, ove possibile, il ripristino dei luoghi, anche al fine della valorizzazione turistica ambientale, tenendo conto della conservazione dell’identità storica e culturale del paesaggio. I piani di valorizzazione turistico-ambientale sono ammessi solo se compatibili con i caratteri specifici del territorio;
  • nei villaggi minerari e industriali a matrice storica, al fine di mantenere l’impianto morfologico e il rapporto volumetrico e percettivo con il contesto naturale, devono essere previsti gli interventi di recupero, di riqualificazione e di ristrutturazione dei siti, anche con modificazione delle destinazioni d’uso dei singoli edifici;
  • nei villaggi minerari e industriali a matrice storica, sono previste demolizioni di corpi di fabbrica la cui genesi sia marginale rispetto all’impianto principale;
  • nei villaggi minerari e industriali a matrice storica, è prevista la demolizione e la ricostruzione, anche non strettamente filologica, di fabbricati le cui condizioni statiche ne impediscono il recupero e il cui impianto strutturale non è compatibile con le nuove destinazioni d’uso;
  • Il recupero degli approdi minerari dismessi.

CHE COSA È VIETATO FARE NEL PARCO GEOMINERARIO (dall’Art. 3 D.M. 8 settembre 2016)

  • Oltre alle prescrizione del P.P.R., nel territorio del Parco Geominerario sono vietati tutti quei cambiamenti che riguardano l’uso dei terreni e tutto ciò che incide sulla morfologia e sugli equilibri paesaggistici, ambientali, ecologici, idraulici, idrogeotermici e geominerari;
  • non si possono danneggiare e distruggere i manufatti, i beni, le strutture sotterranee e superficiali e le infrastrutture che riguardano l’attività mineraria storica;
  • non si possono realizzare nuove costruzioni e trasformare quelle già esistenti; si possono soltanto effettuare interventi di manutenzione ordinaria, di manutenzione straordinaria e di restauro e di risanamento conservativo su quelle già esistenti;
  • Nel territorio del Parco sono vietate tutte quelle attività che risultano incompatibili con le finalità istituzionali del Parco e che comportano il deturpamento dei manufatti e dei beni appartenenti al patrimonio di archeologia industriale, comprendendo anche i beni immobili, puntuali e di rete, gli elementi sotterranei e le infrastrutture che li compongono.
  • Sono inoltre vietati tutti gli interventi di realizzazione, ampliamento e rifacimento di infrastrutture viarie che non siano coerenti con i preesistenti caratteri di conformazione territoriale;
  • Compatibilmente con le disposizioni stabilite nel Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, e con autorizzazione del Parco, in riferimento alle architetture storiche sono possibili solo gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo, nonché di ristrutturazione edilizia che non alterino lo stato dei luoghi e l’aspetto esteriore degli edifici;
  • Sono vietate le demolizioni che non riguardano le superfetazioni, e le demolizioni dei manufatti e degli elementi significativi dell’attività mineraria con rilevante valore storico e culturale ambientale;
  • E’ anche vietato lo svolgimento di attività pubblicitarie non autorizzate;
  • E’ vietato il campeggio e il commercio ambulante al di fuori delle aree destinate a tale scopo e appositamente attrezzate.

I VALORI DEL PARCO GEOMINERARIO

 

Il Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna, con la sottoscrizione della "Carta di Cagliari" del 30 settembre 1998 da parte di UNESCO, il Governo Italiano, la Regione Autonoma della Sardegna, la Commissione Nazionale Italiana UNESCO, l’Ente Minerario Sardo, l’Università di Cagliari e l’Università di Sassari, ha il compito di salvaguardare e tutelare un territorio di rilevante interesse internazionale, nazionale e regionale portatore di valori di carattere universale con particolare riferimento a:

  • Il contesto geologico strutturale con le sue peculiarità paleontologiche, idrogeologiche e geomorfologiche.
  • Il patrimonio tecnico scientifico legato alle opere dell’arte, della tecnica e dell’ingegneria mineraria.
  • Il patrimonio di archeologia industriale delle strutture sotterranee e superficiali più rappresentative e delle infrastrutture con particolare attenzione ai sistemi di collegamento e di trasporto.
  • Il patrimonio documentale delle opere, degli insediamenti, delle tradizioni, dei saperi, degli usi e costumi e delle vicende umane dell’attività mineraria.
  • Le emergenze e i reperti archeologici e storico culturali connessi all’espletamento dell’attività mineraria.

 

GLI OBIETTIVI DEL PARCO GEOMINERARIO

 

Considerando, quindi, che le realtà presenti nei territori del Parco devono essere conservate e valorizzate, allo scopo di promuovere il progresso economico, quello sociale e culturale delle popolazioni interessate, ed assicurare la loro trasmissione alle future generazioni, gli obiettivi fondamentali del Parco sono quelli di:

  • Riabilitare e bonificare i siti minerari dismessi con particolare attenzione ai fenomeni di inquinamento delle falde, alla stabilità dei vuoti sotterranei, alla difesa del suolo e alla ricostituzione del manto vegetale e del patrimonio boschivo;
  • Recuperare e conservare i cantieri e le strutture minerarie e i siti geologici più rappresentativi sotto l’aspetto tecnico scientifico e storico culturale con finalità scientifiche, formative, culturali e turistiche;
  • Recuperare e conservare in particolari strutture museali e archivistiche il patrimonio di archeologia industriale e quello documentale, librario, fotografico, di interesse conoscitivo della storia e della cultura mineraria.
  • Proteggere e conservare specie animali e vegetali, associazioni botaniche e forestali, biotopi ed endemismi, monumenti naturali, habitat ed ecosistemi naturali.
  • Proteggere e conservare siti archeologici e valori antropici delle attività umane e tradizionali.
  • Promuovere attività educative, ricreative, sportive e artistico culturali compatibili con i valori tutelati.
  • Promuovere nei settori delle georisorse, dei materiali innovativi, dell’ambiente e delle fonti energetiche rinnovabili attività di formazione e ricerca scientifica anche attraverso la costituzione di centri di eccellenza di livello internazionale.
  • Promuovere e sostenere un processo integrato per l’insediamento di attività economiche compatibili nei settori della trasformazione industriale delle materie prime locali (con particolare attenzione alle piccole e medie imprese), del turismo ecologico e culturale, dell’artigianato tradizionale e innovativo locale, dell’agricoltura e della zootecnica allo scopo di creare, anche attraverso la realizzazione di adeguate opere infrastrutturali, un nuovo modello di sviluppo sostenibile.

 

LE ATTIVITÁ DEL PARCO GEOMINERARIO (dall’Art. 2 D.M. 8 settembre 2016)

 

  • recuperare e salvaguardare dal punto di vista ambientale, scientifico, formativo, culturale e turistico, le strutture minerarie e i siti geologici con particolare attenzione rivolta a quelli ambientalmente più compromessi ed a quelli più rappresentativi sotto l'aspetto tecnico, scientifico, e storico-culturale;
  • recuperare e salvaguardare in particolari strutture museali e archivistiche il patrimonio di archeologia industriale e quello archivistico e documentale, librario e fotografico significativi della storia e della cultura mineraria;
  • proteggere e salvaguardare gli habitat e il paesaggio culturale generato dall'attività mineraria;
  • proteggere e salvaguardare le zone archeologiche e i valori antropici delle attività umane connesse con l’attività mineraria;
  • promuovere e sostenere le attività educative, ricreative, sportive e artistico-culturali connesse con l’eredità del patrimonio culturale minerario;
  • promuovere, sostenere e sviluppare sempre in un contesto di sviluppo sostenibile le attività di formazione e di ricerca scientifica e tecnologica nel campo delle georisorse, dei materiali innovativi, dell'ambiente, del patrimonio culturale e del paesaggio e delle fonti energetiche alternative, favorendo la costituzione di centri di formazione e di ricerca di eccellenza a livello internazionale anche con altri soggetti pubblici e privati;
  • collaborare con gli enti locali e con istituzioni nazionali e internazionali al fine di concorrere, con attività di promozione e di sostegno, alla creazione nel territorio del Parco di un nuovo processo integrato di sviluppo sostenibile nei settori del turismo ecologico e culturale, dell'artigianato tradizionale e innovativo locale, della trasformazione industriale delle materie prime locali, anche attraverso la realizzazione delle relative opere infrastrutturali, da realizzarsi prioritariamente attraverso il restauro delle strutture esistenti riducendo di conseguenza il consumo di ulteriore territorio;
  • bonificare, riabilitare e recuperare i compendi immobiliari ex-minerari;
  • svolgere in tutto il territorio della Sardegna, attività scientifica, culturale e divulgativa in ambito geologico.