Il Sarrabus-Gerrei è situato nella parte orientale della Sardegna ed interessa una superficie di 575 Kmq, pari al 15% dell’estensione totale delle aree comprese nel Parco Geominerario della Sardegna.
Si tratta dunque della seconda area per estensione tra quelle inserite nel Parco, anch’essa molto rappresentativa per diffusione, varietà ed importanza delle attività minerarie che in essa si sono svolte.
Dal punto di vista minerario l’area, per la consistenza dei giacimenti metalliferi di piombo, zinco, rame e soprattutto argento, è diventata nel secolo scorso il secondo distretto minerario dell’Isola.
Le ricche testimonianze minerarie della regione sono inserite in un contesto paesaggistico-ambientale di particolare interesse, caratterizzato da una morfologia piuttosto varia, con alcune cime che superano i 1.000 metri e numerose altre oltre i 700 metri.
Queste regioni sono caratterizzate, dal punto di vista geologico, da litotipi del basamento paleozoico, sia metamorfici che granitici, mentre limitate coperture di età terziaria si ritrovano nei settori settentrionali; i depositi quaternari sono invece frequenti nei settori orientali, al raccordo tra i rilievi montuosi dell’entroterra e la costa, oltreché lungo i principali tratti fluviali.
Il Sarrabus-Gerrei costituisce, inoltre, un vasto comprensorio naturale di notevole interesse ambientale per la varietà e la diffusione delle specie vegetali, dove alle imponenti foreste e foltissime distese di macchia mediterranea si sostituiscono, in zone di degradazione antropica, i ripopolamenti artificiali delle foreste demaniali, veri e propri polmoni verdi costituiti da conifereti.
Notevole la presenza di valenze archeologiche di vario tipo.