L’area Argentiera – Nurra - Gallura è situata nella Sardegna settentrionale e si compone a sua volta di due distinte zone di cui una ubicata verso la costa nord-occidentale (Argentiera - Nurra) e l’altra verso la costa nord-orientale (Gallura).
La zona dell’Argentiera-Nurra è situata nella parte nord-occidentale della Sardegna ed interessa una superficie di 61 Kmq, pari a meno del 2% dell’estensione totale del Parco Geominerario della Sardegna.
Dal punto di vista minerario l’area, soprattutto per la consistenza dei giacimenti metalliferi di piombo, zinco, argento dell’Argentiera sfruttati sin dai tempi della colonizzazione romana e di ferro di Canaglia, è diventata nell’ultimo secolo il più importante distretto metallifero della Sardegna settentrionale.
Nell’area delimitata per il Parco Geominerario si distinguono diversi settori, ricchi di aspetti paesaggistico-ambientali:
• il settore settentrionale, con un tratto di costa che rivela pareti piuttosto ripide e spesso strapiombanti, come la rupe di Capo dell’Argentiera (220 m), particolarmente importante come area di interesse geo-minerario, con suggestivi fabbricati minerari situati nell’insenatura del Porto dell’Argentiera, che rappresentano un tipico esempio di archeologia industriale, in prossimità dei quali si estende l’insenatura di Porto Palmas, dove vegeta l’Anchusa crispa, un tipico endemismo sardo-corso scomparso recentemente da un gran numero di zone dell’isola.
• il settore centrale, con l’ampia insenatura di Porto Ferro, caratterizzata da un arenile di caratteristica sabbia rossastra incorniciata da una fitta pineta e dal suggestivo lago di Baratz.
• il settore meridionale, caratterizzato dal promontorio calcareo di Capo Caccia (169 m), nel tratto fino a Punta Cristallo a nord, che presenta una serie di suggestive falesie dominate nell’entroterra dalla mole del monte Timidone. Altro elemento caratteristico di questo tratto di costa calcarea sono i numerosi fenomeni carsici: si tratta soprattutto di grotte che contribuiscono a garantire l’unicità di quest’area di costa. Ne sono esempi la grotta Verde, la grotta dei Richiami e la grotta di Nettuno, quest’ultima visitata da centinaia di migliaia di turisti ogni anno.
La zona della Gallura occupa il settore nord-orientale dell’Isola, e si estende dal Golfo di Olbia fino a Capo Testa.
La realtà economica della Gallura è legata alla sua felice configurazione paesaggistica e geo-morfologica.
Infatti, le due realtà trainanti dell’economia gallurese sono il turismo lungo le coste, e le attività industriali legate alla lavorazione del sughero e a quella estrattiva del granito nell’entroterra.
Il paesaggio, caratterizzato da coste frastagliate incise da profonde insenature, sicuri ridossi dai venti dominanti di maestrale, e da baie sabbiose bellissime e spettacolari, giustifica ampiamente la rilevante entità di investimenti confluiti nel Nord-Est dell’Isola nell’ultimo trentennio.
L’interesse imprenditoriale nazionale ed internazionale si è concretizzato negli insediamenti turistici che, a partire da Olbia fino a Santa Teresa di Gallura, interessano i centri di Porto Rotondo, la Costa Smeralda, Porto Raphael.
La seconda realtà è fortemente caratterizzata nel polo del sughero di Tempio-Calangianus, mentre, per quanto riguarda l’estrazione del granito, si è concentrata nei due poli di estrazione di Arzachena-Bassacutena e Tempio Pausania-Calangianus, che forniscono blocchi di granito grezzo o prodotti semi-lavorati alle segherie locali e nazionali, ed il cui prodotto finito è commercializzato in tutto il mondo.