La zona che ricomprende le tre distinte aree dell’Arburese-Guspinese dell’Iglesiente e del Sulcis è situata nella parte sud-occidentale della Sardegna ed interessa una superficie di 2.455 Kmq, pari al 65% dell’estensione totale delle aree comprese nel Parco Geominerario della Sardegna.
Si tratta dunque della parte di territorio più estesa tra quelle inserite nel Parco ed allo stesso tempo quella più rappresentativa per diffusione, varietà ed importanza delle attività minerarie, che si sono svolte nel corso degli ultimi millenni.
Dal punto di vista minerario l’area, per la consistenza dei giacimenti metalliferi di piombo, zinco, rame, argento, stagno, manganese e ferro sfruttati sin dai tempi più remoti, è diventata uno dei più importanti distretti metalliferi dell’Europa occidentale. Oltre alle miniere metallifere hanno rivestito particolare interesse le coltivazioni dei giacimenti di barite, di argilla bentonitica e, soprattutto, di carbone.
Le tre aree costituiscono, nel panorama dell’Isola, una realtà ben definita nelle sue connotazioni geografiche, caratterizzate da un esteso tratto costiero ricco di interessanti e vari aspetti paesaggistico-ambientali dal quale emergono, a breve distanza, alcuni rilievi montuosi che, con modesta altitudine, si ergono su una morfologia prevalentemente collinare interrotta, nella zona centrale e meridionale, dai vasti tratti pianeggianti del Cixerri e del Basso Sulcis.
La zona è stata definita dai primi geologi come “l’isola nell’isola” in riferimento, innanzitutto, alle caratteristiche geologiche che comprendono l’intera serie dal Paleozoico inferiore al Pleistocene e alle caratteristiche di naturalità e diffusione di ambienti di elevato interesse scientifico e culturale.
Le tipologie delle valenze si alternano tra specie botaniche uniche, grotte e cavità tra le più importanti dell’Isola, un rilevante patrimonio di archeologia industriale e mineraria.
In questo contesto geologico, minerario, scientifico, paesaggistico e storico, che non ha eguali in ambito mediterraneo, furono realizzate, in passato, grandi opere di ingegneria che restano a testimonianza dell’elevato grado di tecnologia raggiunta in questa regione della Sardegna.