
Secondo
uno studio condotto dai chirotterologi Mauro Mucedda, Ermanno
Pidinchedda e Maria Luisa Bertelli del Centro Pipistrelli Sardegna, nell’isola vi
sono una novantina di cavità minerarie che ospitano pipistrelli al loro
interno, rappresentanti circa il 27 % di tutte le cavità sotterranee studiate.
Le
specie di pipistrelli segnalate in miniera o grotte di miniera sono 8: Rhinolophus
ferrumequinum, Rhinolophus hipposideros, Rhinolophus mehelyi, Rhinolophus
euryale, Myotis
punicus (ex Myotis myotis), Myotis capaccinii, Myotis
emarginatus e Miniopterus schreibersii. Di queste, le
specie più frequentemente riscontrate sono Rhinolophus ferrumequinum e
Rhinolophus hipposideros.
Particolarmente
importanti risultano essere 9 miniere, poichè al loro interno ospitano colonie "nursery", cioè di riproduzione, ubicate prevalentemente nell’area del Sarrabus
Gerrei, oltre che nel Sulcis Iglesiente e nell’alta Marmilla.
“I
siti minerari sono molto importanti per i pipistrelli della Sardegna, perchè
costituiscono un rifugio per molte specie, sia all’interno di gallerie
sotterranee che negli edifici e nelle altre strutture adiacenti”, ha detto
l’esperto Mauro Mucedda. “Nelle miniere in genere si trovano le stesse specie
che è possibile trovare all’interno di grotte e altre cavità sotterranee, ma
talvolta esse offrono una maggiore diversità di tipologie di rifugio, che può
essere essenziale per la sopravvivenza di alcune specie. Come nel caso di Rhinolophus
euryale, segnalata solo nell’area del sud ovest della Sardegna, per cui le
cavità minerarie giocano un ruolo fondamentale ad evitarne l’estinzione”, ha
concluso Mucedda.
Come
emerge dallo studio, per garantire ai chirotteri il libero movimento, è
fondamentale evitare la chiusura muraria di gallerie ed altri accessi alle aree
interne delle miniere, ad esempio utilizzando cancelli o grate a sbarre
orizzontali che ne permettano il passaggio.
Non ultimo, anche a scopo didattico, è utile posizionare all’ingresso di queste cavità minerarie adeguata cartellonistica, che illustri l’importanza dei siti e fornisca le necessarie informazioni sulle popolazioni locali di pipistrelli, contribuendo altresì ad accrescere l’educazione ambientale.