Quest'importante complesso minerario (cantieri di Genn'e Carru, Pitzianti e Tini), rimasto attivo per quasi un secolo (1877-1980), si trova nell'iglesiente-fluminese in quel territorio che un tempo faceva parte della contea dell'Oridda. Quest'area era ritenuta mineraria- mente assai promettente fin dal XVIII secolo, in quanto si ha notizia di alcuni lavori di ricerca svolti da alcuni imprenditori locali, fra i quali si può citare sia il cavalier Luigi Rogier che don Efisio Paderi. Ma l'avvio di attività industriali per estrarre minerali di piombo e zinco fu opera della società inglese "Henfrey - Etchats & C. Company Itd", rappresentata da uno dei suoi titolari, sir George Henfrey, che l'avrebbe poi gestita per circa quindici anni per poi cederla nel 1891 alla "Pertusola", allora controllata dal gruppo, anch'esso inglese, della "The United Mines CompanyItd". Inizialmente i lavori d'estrazione avvenivano prevalentemente in sotterraneo, accedendovi tramite il pozzo "Lheraud", per poi proseguire con scavi a cielo aperto, grazie alla messa in luce di un giacimento affiorante di notevoli potenzialità di sfruttamento.
Sotto la direzione della "Pertusola" del gruppo "Pennaroja", una delle grandi e potenti multinazionali minerarie controllata dai finanzieri francesi de Rothschild, avrebbe raggiunto delle importanti performance produttive, grazie anche alla costruzione di un impianto di laveria capace di trattare 400 tonnellate al giorno. Dal 1969 sarebbe passata all'Ente Minerario Sardo, che la tenne in produzione fino al 1980.