Questo monumento geologico e costituito da un condotto vulcanico di alimentazione (neck) di lava basaltica alcalina (hawaiite) caratterizzato da una fessurazione di tipo colonnare assai particolare. Il monte Cepera (167 m s.l.m.), questo è il nome del rilievo vulcanico, ha messo in evidenza questa particolare struttura lavica da raffreddamento grazie ad un vecchio fronte di coltivazione di una cava per materiale da costruzione e blocchetti. L’emissione basaltica è riconducibile all’ultimo ciclo magmatico che ha interessato la Sardegna tra il Miocene Medio e il Pleistocene Superiore, e che risulta collegato con l’apertura del Mar Tirreno. Il fronte della cava ha permesso di evidenziare meglio la tipologia di fessurazione e la giacitura dei prismi che qui, rispetto a simili altre località sarde, appare decisamente più netta e distinta. Durante il raffreddamento di un flusso di lava di un certo spessore si formano giunti e fratture assumendo, queste ultime, quell’aspetto prismatico-colonnare a base generalmente esagonale o quadrata assai spettacolare.