La Carta tiene conto della Conferenza Generale dell’UNESCO, tenutasi a Parigi dal 24 Ottobre al 12 Novembre 1997 durante la quale viene istituita la rete mondiale dei Geositi/Geoparchi con lo scopo di tutelare e valorizzare il patrimonio tecnico-scientifico, storico culturale ed ambientale dei siti nei quali l’uomo, sin dalle sue origini, e in tutte le parti del pianeta, ha utilizzato le risorse geologiche e minerarie.
Il 30 settembre 1998 la Carta di Cagliari viene sottoscritta ad opera dell’UNESCO, del Governo italiano, della Regione Autonoma della Sardegna, della Commissione Nazionale Italiana UNESCO, dell’Ente Minerario Sardo, dell’Università di Cagliari e dell’Università di Sassari. Tale sottoscrizione celebra il riconoscimento ufficiale del Parco Geominerario, Storico, Ambientale della Sardegna da parte dell’UNESCO. Il grande rammarico, purtroppo, sta nel fatto che né allora e né oggi ci si può fregiare di questo importante riconoscimento perché nel tempo l’UNESCO, per proprie scelte organizzative, non portò a conclusione il progetto della rete mondiale UNESCO dei geositi che di fatto non fu mai istituita.
La Carta si pone come strumento di salvaguardia e tutela dei valori presenti nel territorio, con particolare riferimento al:
- contesto geologico
- patrimonio tecnico scientifico legato alle opere dell’arte, della tecnica e dell’ingegneria mineraria
- patrimonio di archeologia industriale
- patrimonio documentale delle opere, degli insediamenti, delle tradizioni, dei saperi, degli usi e costumi e delle vicende umane dell’attività mineraria.
Infine, dichiara di dover conservare e valorizzare le realtà presenti nei territori del Parco, al fine di promuovere il progresso economico, sociale e culturale delle popolazioni interessate ed assicurare la loro trasmissione alle future generazioni.