Miniera di Seddas Moddizzis – Iglesias, Gonnesa (SU)

Sedda Moddizzis - foto G. Alvito

Miniera di Seddas Moddizzis

 

Seddas Moddizzis - Iglesias (SU)

Categoria Sito: Minerario

II nome di questa miniera dell'lglesiente fa rima, nella memoria collettiva, con quello del suo indimenticabile patron: Giorgio, anzi Giorgino, Asproni, il primo ingegnere sardo specializzatosi in arte mineraria nella famosa scuola di St. Etienne. E questo perché́ fu forse l'unico imprenditore minerario indipendente, e per fortuna sardo, a contrastare il potere, troppo spesso asfissiante, dei capitalisti forestieri. Seddas Moddizzis, con le sue ricchezze in calamina, fu dunque il suo regno - casa, famiglia e lavoro - che alla fine degli anni '20 divenne tutta sua, per concessione perpetua, con i duecento ettari di territorio.

Asproni era giunto a Seddas nel 1885, come direttore e affittuario, dopo che le sue esperienze a Montevecchio s'erano interrotte per la morte di Giovanni Antonio Sanna che era stato il suo protettore (ne aveva sposato la nipote, figlia d'una sorella). La miniera era stata presa in concessione quindici anni prima dalla Società di Seddas Moddizzis, costituita da alcuni ricercatori dopo che vi avevano individuato la presenza di importanti masse piombifere. Ma sarà la presenza dell'ingegnere sardo - molto interessato a valorizzarvi le forti presenze di calamina - a dare ai lavori estrattivi ed all'impiantistica minerallurgica una svolta decisiva, con produzioni che avrebbero superato le centomila tonnellate/anno. Infatti, con la laveria idrogravimetrica di Serra Scoris, in funzione dal 1893, i risultati gestionali divennero sempre più interessanti, tanto da convincere I’Asproni a rilevare dagli altri soci, nel secondo decennio del '900, l'intero capitale della società. Va ricordato come quell'ingegnere bittese, fino alla sua morte nel 1936 quand'era ormai ultranovantenne, ne sarebbe stato il direttore-patriarca, governando quel piccolo borgo minerario (con le sue cento e passa famiglie) con il rigore e la bonarietà d'un buon pater familias.

I suoi numerosi eredi pian piano avrebbero alienato le loro quote di proprietà e la concessione sarà assorbita interamente dalla "Monteponi" che, a partire dagli anni '60 ne progetterà l'unificazione con le altre sue miniere iglesienti attraverso il tracciamento di una lunga galleria di carreggio diretta ai nuovi impianti di trattamento di Campo Pisano. Purtroppo, i lavori sarebbero continuati con risultati sempre più incerti, ed anche i nuovi gestori pubblici - EGAM ed ENI - subentrati tra gli anni '70 e '80, incontrarono insuperabili ostacoli per una crisi ormai irreversibile. Con gli anni '90 ci fu la chiusura e l'abbandono.

Per informazioni e prenotazioni:

Email: villaggiominerarioasproni@gmail.com
Cell.: 331.7726838 - 347.3213028

Sito web: www.villaggiominerarioasproni.it

 

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