Miniera di Su Zurfuru – Fluminimaggiore (SU)

Miniera di Su Zurfuru

Fluminimaggiore (SU)

Categoria Sito: Minerario

L’ex miniera di Su Zurfuru (Giovanni Longu) dista circa 2 km a SW dell’abitato di Fluminimaggiore, lungo la SS 126, in prossimità di un'ansa del torrente Antas, circondata da un paesaggio naturale ricco di boschi e a pochi chilometri dalla spettacolare grotta di Su Mannau.
La miniera fu dichiarata scoperta nel 1888 da G. Henfrey e concessa un anno dopo per la coltivazione di minerali di piombo e zinco alla The Victoria Mining Company Ltd. Nel 1905 la concessione passò alla Società Mineraria e Metallurgica di Pertusola, di proprietà di Lord Brassey. Dopo un breve periodo sotto l’A.M.M.I., nel 1969 la miniera passò alla Società Piombo Zincifera Sarda che la tenne in sospensione fino al 1982 per poi passare alla SAMIM S.p.A. e quindi alla SIM S.p.A.che chiuse i cantieri nel 1993. Come fatto allora più unico che raro, nel 1949 fu ottenuta un’ottima produzione di fluorite, minerale a quei tempi comunemente scartato perché considerato “ganga”, e ciò portò la società ad ottenere nel 1955 la concessione di Su Mannau per la coltivazione della fluorite.
A Su Zurfuru si coltivò un giacimento geneticamente piuttosto complesso, costituito da varie masse di solfuri misti di Pb-Zn-Fe poste al contatto tra i calcari cambriani e i sedimenti ordoviciani e associate a tipiche rocce metasomatiche chiamate skarn, prodotte dalla circolazione di fluidi idrotermali e dall’azione termica indotta dai magmi granitici. Queste mineralizzazioni formano geometricamente una specie di copertura attorno ad un complesso mineralizzato a barite e fluorite di natura carsica.
Sotto il profilo mineralogico Su Zurfuru è ricordata soprattutto per gli splendidi campioni cristallizzati di fluorite, sicuramente tra i più belli della Sardegna, segnalati, in particolare, per limpidezza e lo splendore dei colori dei cristalli (da verde celeste a violetto fino a giallo), oltre che per le dimensioni più che centimetriche. Anche la galena ha fornito in passato splendidi campioni da collezione ben cristallizzati, fatto non comune per l’isola nonostante la sua grande abbondanza. Molto caratteristici e tipici sono anche i bei campioni di sfalerite ferrifera (marmatite) con associati cristalli biterminati di quarzo pseudoesagonale per geminazione. Su Zurfuru è anche ben nota in mineralogia per la presenza di arseniati di notevole interesse scientifico costituiti da bei campioni di mimetite, scorodite, farmacosiderite e carminite.
Dal mese di maggio 2016, prenotando in anticipo, è possibile visitare il sito minerario grazie ai volontari dell’Associazione Culturale “Su Zurfuru” Mine, il cui scopo è quello di conservare, e rendere pubblico trasmettendolo, questo grande patrimonio materiale e immateriale identitario del territorio legato all’attività estrattiva. Ciò grazie ad un’esposizione permanente di reperti storici della vita di miniera appartenenti alla “Collezione Camedda”, cosituiti da strumenti ed utensili da lavoro, effetti personali ed oggetti d'epoca che rappresentano uno spaccato della vita mineraria dalla fine del 1700 ai giorni nostri.
Per informazioni e prenotazioni:
tel: +39 340 000 1995

 

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