Il nome di questo caratteristico geosito, simbolo identitario di Castelsardo, richiama il tipo di animale, al quale emblematicamente somiglia questa scultura naturale, forgiata nelle rocce vulcaniche di tipo piroclastico di età miocenica (Burdigaliano: 18-20 milioni di anni) abbondantemente diffuse in tutto il territorio. La combinazione dell’azione chimica e fisica degli elementi naturali quali, in prevalenza, l’acqua e il vento, nonché l’aerosol proveniente dal mare situato a breve distanza, hanno concorso e realizzato nel corso dei milioni di anni questa spettacolare forma di erosione, nota scientificamente col termine tafone, modellando la roccia piroclastica in maniera tale da costruire la caratteristica forma di un elefante seduto. Questa particolare roccia zoomorfa, nota agli inizi del ‘900 col nome di “Sa Pedra Pertunta” (pietra traforata), riveste una certa importanza anche dal punto di vista archeologico in quanto al suo interno ospita due domus de janas di epoca prenuragica. Questi due ipogei sono stati scavati in due livelli diversi e in momenti successivi, dei quali il secondo si presenta meglio conservato e con elementi decorativi ben evidenti simbolo di forza, potenza ed energia.