Carbonia
La città di Carbonia rappresenta il tipico insediamento urbano concepito a bocca di miniera. Fu infatti realizzato a poca distanza della grande Miniera di Serbariu, all’epoca tra gli impianti più moderni d’Europa. Si tratta forse della più importante e ambiziosa tra le città di fondazione realizzate dal Regno d’Italia. I lavori per la sua edificazione durarono meno di un anno. L’inaugurazione avvenne 18 dicembre 1938 alla presenza del Capo del Governo.
Il piano di fondazione, redatto da Ignazio Guidi e Cesare Valle, con la collaborazione di Gustavo Pulitzer Finali, prevedeva una popolazione di 20.000 abitanti, poi aumentata a 35.000 nel piano di ampliamento redatto da Eugenio Montuori.
Il fulcro della città è la piazza, articolata in un sistema di spazi che si raccolgono intorno al nucleo centrale. Qui, come nelle antiche città medievali, si affacciano i principali edifici pubblici: il Municipio, realizzato su progetto di Enrico Del Debbio, la Torre Littoria e il Dopolavoro, opera di Gustavo Pulitzer-Finali, l’edificio delle Regie Poste, edificato su progetto di Raffaello Fagnoni, la Chiesa di San Ponziano, concepita da Cesare Valle e Ignazio Guidi.
Di rilevo anche l’Albergo per gli Impiegati e la Scuola Elementare, oggi Liceo Classico. Poco distante dal centro, immersa nel verde, si erge la villa del Direttore della Miniera, progettata da Eugenio Montuori, attuale sede del Museo Archeologico “Villa Sulcis”.
Cortoghiana
A pochi chilometri dal centro minerario si trova la frazione di Cortoghiana realizzata a partire dal 1939 e concepita con l’originario nome di “Villaggio Umberto”, in onore di Umberto II di Savoia. Il borgo fu inaugurato il 15 maggio 1942 alla presenza del Capo del Governo. Di particolare rilievo l’impianto urbanistico razionalista dell’abitato e la vasta Piazza Venezia con la Parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù, realizzata negli anni cinquanta del secolo scorso.