Miniera di Barraxiutta – Domusnovas (SU)

Barraxiuta - foto G. Alvito

Miniera di Barraxiutta

 

Domusnovas (SU)

Categoria Sito: Minerario

La miniera di Barrasciutta (o Barraxiutta), si trova nella valle dell'Oridda alla confluenza tra i due torrenti di Rio Sa Duchessa e Gutturu Melfi. Il giacimento risulterebbe essere conosciuto e sfruttato già durante le dominazioni fenicie, cartaginesi e romane.

La prima attività industriale viene però datata nel 1866 allorché la miniera venne data in concessione alla "Società Monte Santo" che vi iniziò l'estrazione di minerali piombiferi. Secondo quanto riferito dalla relazione di Quintino Sella "Sulle condizioni dell'industrio minerario neirisolo di Sardegna" nei primi cinque anni di esercizio furono estratti oltre 5 mila quintali di mercantile tra galena e cerusite. Nel 1903 la coltivazione fu estesa anche ai minerali di zinco. Sette anni dopo la concessione venne assunta dalla "Società Miniere di Lanusei", consociata alla Società belga "Vieille Montagne", mentre, a partire dal 1929, la concessione perpetua venne assunta direttamente da quella importante multinazionale belga. Nel 1938, a seguito dell'estromissione dei belgi, il gruppo pubblico AMMI rilevò la miniera, che gestirà insieme a quella di Sa Duchessa, ottenendo nel 1940 la concessione anche per i minerali di rame. Sul lato destro della valle, l'AMMI installò un piccolo impianto di flottazione, della capacità di 90 tonnellate/giorno. Nei pressi degli impianti venne costruito un piccolo villaggio per le residenze delle maestranze.

Le produzioni andarono diminuendo a partire dal 1955 per via dell'abbassamento del tenore in piombo nei grezzi disponibili e in concomitanza con le vicende nazionali ed internazionali del mercato dei metalli.

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